ceneri e neve




"Feather to fire,
fire to blood,
blood to bone,
bone to marrow,
marrow to ashes,
ashes to snow".




Gregory Colbert, Ashes and Snow

Suggestive, delicate, emozionanti. Poetiche. Bellissime.
Perdersi tra le tante fotografie che Gregory Colbert ha scattato nel corso di dieci anni di viaggi tra Africa ed Asia significa, per me, perdere la nozione del tempo. Queste immagini sognanti di elefanti e balene, bambini e danzatrici, oceani e deserti mi regalano sempre una grande serenità, perfino dallo schermo di un computer.

Ho avuto la fortuna di visitare la prima installazione della mostra Ashes and Snow all'Arsenale di Venezia nel 2002: le foto gigantesche, le luci basse, la musica e i filmati facevano sembrare gli spazi monumentali dell'Arsenale un luogo di fantasia, e tutti i visitatori - me inclusa -uscivano silenziosi e con lo sguardo perso, sedotti e stregati da un mondo in cui uomini e animali giocano, parlano, pregano, danzano.
La struttura dell'Arsenale ha poi ispirato Colbert per la creazione di un museo mobile ed ecosostenibile, in cui la pietra e il marmo sono stati sostituiti da container e materiali riciclabili, il Nomadic Museum, che, dopo aver viaggiato tra Stati Uniti e Giappone, verrà esposto il prossimo anno a Città del Messico.
Alcuni filmati di questo grande artista possono essere visti qui.


"I see the moon more clearly,
I gaze upon all the Edens that have fallen in me,
I saw Edens that I had held in my hands, but let go,
I saw promises i did not keep,
wounds I did not heal,
tears I did not share,
prayers I did not answer,
dreams I did not live,
all that was offered to me, and I did not accept."

Gregory Colbert, Ashes and Snow

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