Impossibile riassumere in poche parole un libro incredibile come Quando Teresa si arrabbiò con Dio di Alejandro Jodorowsky , artista cileno poliedrico, visionario e assolutamente folle. Lo stesso Jodorowsky, che si trova proprio in questi giorni in Italia per il suo tour annuale, ne ha fatto una pièce teatrale e mi incuriosirebbe molto assistervi. Un po' per capire quali soluzioni abbia usato per mettere in scena un libro dalla trama così complicata; un po' per vedere da vicino un personaggio così dibattuto come Alejandro Jodorowsky. Peccato sia difficile reperire un calendario preciso dei suoi spettacoli al di fuori del Piemonte (finora il sito più aggiornato mi è sembrato la rivista elettronica Teknemedia ). Terrò in questo post una lista dei prossimi appuntamenti, a mo' di promemoria, sperando che questa tournée arrivi a toccare anche il Veneto e l'Emilia, chissà... 9 Maggio 2008 : prima assoluta de "Il Gorilla" con Brontis Jodorowsky a Poggibonsi per il
"Raccontami una storia" chiese il leone all'amico gabbiano. "Racconta, tu che voli ogni giorno lontano. Voglio una storia che sappia di seta e di sassi, di amore, fortune, tempeste e sconquassi. Raccontami di uomini e bestie, di odori e dolori, di guerre, di voli, di musiche e fiori." L'amico gabbiano lo guarda e poi dice: "C'è chi sogna e chi brama, chi crea e chi benedice. Nulla che tu già non sappia, da fermo, qui". Annuì il leone: "E allora restiamo in silenzio. Così".
Un uomo si sveglia prima dell'alba, finisce di preparare la valigia, mangia con la moglie e la figlia. Silenzi. Tanti sguardi, un abbraccio. Poi la partenza da una città piena di ombre inquietanti verso un paese lontano, in cerca di fortuna. Inizia così Là où vont nos pères (edizione francese de The Arrival , pubblicato da Levine Books nel 2007), un libro illustrato davvero fuori dal comune, anzi talmente straordinario da lasciare senza parole. E, guarda caso, non vi sono parole in questa raffinata graphic novel , ma solo delicati disegni color seppia capaci di evocare immagini potenti e indelebili - come il senso di straniamento di un immigrato senza nome, la sua nostalgia di casa, lo smarrimento di fronte al teatro della burocrazia, lo stupore di fronte a cibi sconosciuti, la gioia di trovare nuovi amici e nuova vita. Quanta grazia, quanti dettagli incredibili nei suoi disegni! Questo è proprio un capolavoro - giustamente premiato al festival del fumetto di Angoulème . Non è sol
Commenti