dicembre



Santo Stefano. Suonano alla porta. 
Apro, ancora in pigiama: è una bambina piccola piccola e con gli occhi a mandorla.
Si siede sul divano tutta composta e mi chiede una storia.
Prendo un libro che racconta del mare - chissà se lei il mare l'ha mai visto, mi chiedo.

Mi chiedo anche se l'italiano lo capisce - sembra di sì, guarda le figure e mi indica col dito "bambino", "pesce", "casa".


Però c'è una figura nel libro che non conosce, una creatura metà donna e metà pesce. 

Le dico come si chiama, e la parola le piace tanto che esce di casa ripetendo: "Sirena, sirena, sirena".

Certe parole sono magiche, lo capisce anche un bambino.


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