venezia è uno specchio

Tramonto a Venezia

Ogni volta che vado a Venezia compro dei libri.
Vado alla MarcoPolo, la mia libreria preferita, e vi entro come entrerei dentro un mazzo di Tarocchi.

Guardo intorno, e mi lascio guidare dall'istinto: sfioro con le mani i libri sugli scaffali, ne prendo in mano qualcuno a caso, mi lascio intrigare da autori sconosciuti e titoli mai sentiti.

Ne ho scelti due, la scorsa volta, scelti come avrei scelto due Arcani maggiori, e come fossero Arcani li ho letti.

Come sempre, i libri mi han raccontato qualcosa di me, e mi hanno fatto esplorare qualcosa di lontanissimo da me.
Il primo è stato L'animale femmina, il secondo Fidanzati dell'inverno: il primo, un romanzo eccezionale, vincitore del premio Calvino; il secondo un fantasy, genere che non prendevo in mano da una ventina d'anni. Entrambi scritti da donne, entrambi con una ragazza come protagonista.

Ed entrambe le protagoniste hanno a che fare con mondi nuovi e sconosciuti, entrambe hanno a che fare con disillusioni e illusioni, entrambe si mettono alla prova in modi impensabili... Due libri fantastici, che mi hanno fatto volare.

E già non vedo l'ora di tornare a Venezia - la libreria è la mia terapia.

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