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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

la rosa scarlatta

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Un metodo infallibile per riconoscere chi ha fatto le elementari negli anni ottanta è canticchiargli il valzer dell'orchestra Castellina-Pasi, ossia la celeberrima sigla di Arsenio Lupin . Sorrisi e occhi sbarluccicanti appariranno all'istante. Et voilà , eccoci, generazione cresciuta a pane, nutella, Bim Bum Bam e dosi massicce di cartoni animati di provenienza nipponica. Anch'io da bambina ho tifato Mazinga; ho subito il fascino di Capitan Harlock belloedannato; mi sono immedesimata nei drammoni romantici di CandyCandy - la quale è responsabile dell'omonima e pericolosissima sindrome, che porta ragazze di varie età a immolarsi per cause/persone non sempre degne di cotanti sforzi e premure. Ma non divaghiamo. Il fatto è che sabato sera ho avuto un flash inaspettato, una scena d'un cartone animato poco noto. S'ititolava Il sogno di Maya e raccontava delle traversie d'una ragazzina determinata a far l'attrice. Un favolone in cui pullulavano antago